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20 Luglio 2016

DRIVE THE IMPOSSIBLE DA PECHINO A PARIGI

http://www.endurorally.com/pages/the-peking-to-paris-motor-challenge-2016

Dal 2007 ogni tre anni si svolge una gara unica nel suo genere, un lungo e affascinante viaggio da Pechino fino a Parigi attraverso paesaggi unici al mondo, la prima rievocazione nel 1997 a memoria della prima edizione svoltasi nell’estate del 1907 quando una quarantina di equipaggi prevalentemente della ricca borghesia e nobiltà europee accettarono la proposta apparsa sul quotidiano Le Matin, affrontare un viaggio da Pechino a Parigi in auto e dimostrare di poter fare qualunque cosa ed andare dovunque dal momento che l’uomo aveva l’automobile.

Però solo cinque auto si presentarono alla partenza a Pechino, 3 equipaggi francesi, uno olandese ed uno italiano, vincitore al traguardo dopo 61 giorni composto dal principe Scipione Borghese e dal suo chauffeur Ettore Guizzardi. Con loro anche l’inviato speciale del Corriere della Sera Luigi Barzini che attraverso dispacci telegrafici inviava i suoi resoconti dalle più sperdute stazioni di posta, i quali percorrendo migliaia di chilometri tra i fili dei pali di mezzo mondo impiegavano fino a dieci ore prima di giungere alle redazioni del Corriere della Sera e del Daily Telegraph giusto in tempo per l’edizione del mattino nella quale i lettori potevano gustare “in tempo reale” le avventure dell’Itala 40HP e delle altre quattro.

La tecnologia di oggi invece ci ha permesso di seguire in diretta e tracciare i partecipanti su mappa grazie ai GPS montati sulle auto lasciandoci immaginare d’essere on-board, anche noi, comodamente seduti di fronte allo schermo di tablet e pc, a differenza di loro, che stavano vivendo un sogno riservato a pochi, nonostante le massacranti tappe anche oltre i 600 chilometri con fondo sconnesso, buche, pietracce, fango, attraversamento di guadi e ponticelli pericolanti, notti in tenda sotto cieli stellati, arrivi di tappa con ore di lavoro da effettuare a riparare le auto reduci delle peripezie della giornata, ricerca di attrezzature per poter ricostruire la carrozzeria e riparare i danni da un cappottamento per non doversi ritirare e poter continuare a vivere l’avventura, l’alternanza con piacevoli momenti di relax in hotel extralusso a rigenerarsi per poter affrontare tutti i quasi 14 mila chilometri di percorso, tra cui, nelle tappe finali, il transito in Italia attraverso le Dolomiti con tappa a San Martino di Castrozza e poi le Alpi italo svizzere.

Non volevamo perderci l’occasione ed abbiamo scelto il controllo passaggio nel centro di Andermatt in Svizzera, nella terzultima tappa prima dell’arrivo nella Ville Lumiere. Qui dove ogni giorno la ‘Diligenza del San Gottardo’ permette di rivivere il romanticismo dei viaggi di una volta viaggiando come 150 anni fa.

Quale accostamento più appropriato?

Di certo non ci aspettavamo un clima invernale e la temperatura a 3° essendo partiti dall’Italia con afa e 36°, in maglietta e pantaloncini ci siamo ritrovati a battere i denti salutando gli equipaggi avvolti in improvvisate coperte e parapioggia in leggero celophane mentre i concorrenti in calde giacche a vento e piumini giungevano con un’ora di ritardo sulla tabella di marcia per cambio di percorso causa nevicate sui passi.

L’arrivo in piazza Vendome a Parigi domenica 17 luglio ha coronato vincitori nella categoria vintage i neo zelandesi Bruce Washington / Harry Washington su Chrysler 75 Roadster del 1929 e nella categoria Classic gli australiani Mark Pickering / Dave Boddy su Datsun 240Z  del 1973.

Primi fra gli Italiani Roberto Chiodi / Maria-Rita Degli Esposti su Alfa Romeo Giulia Super del 1973, tredicesimi nella categoria classic, complimenti!

La loro avventura raccontata giorno per giorno al link www.girodelmondo.com/it/rally/pechino-parigi-2016

Cina, Mongolia, Russia, Bielorussia, Polonia, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera e Francia, sono stati i paesi attraversati in questa edizione per un totale di 13.965 km. in 36 giorni.

La prossima edizione nel 2019 è già in programma, previsto l’attraversamento dell’Italia dalla Puglia alle Alpi.

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Rombi d'Epoca