Data / Ora
18/06/2021 - 20/06/2021
Tutto il giorno
Luogo
Strada Provinciale della “Futa”
La Scuderia Bologna Squadra Corse organizza la manifestazione sportiva Bologna-Raticosa. Gara di velocità in salita per auto storiche nel tratto della ex Strada Statale 65, ora Provinciale della “Futa” tra Pianoro Vecchio e Livergnano per una lunghezza di Km 6,210.
La manifestazione, sotto l’egida di Aci Sport, si avvale inoltre del patrocinio di Città metropolitana di Bologna e del Comune di Pianoro.
Gara
La Bologna-Raticosa è stata la gara di velocità in salita più famosa organizzata nella Provincia di Bologna, si corse nel 1926, nel 1939, dal 1950 al 1954 e dal 1962 al 1969. È sempre stata nel cuore degli sportivi essendo una delle cronoscalate più impegnative a livello europeo.
Dopo 32 anni di assenza, nel 2001, grazie all’entusiasmo dell’imprenditore bolognese Francesco Amante, appassionato da sempre di automobili storiche, si riorganizza la Raticosa “velocista” riservata alle auto storiche sul tratto Pianoro-Livergnano fino al 2015, anno in cui, a causa di pressanti aspetti burocratici che ne avevano resa estremamente complicata l’organizzazione, si decide di interrompere la gara.
La Bologna-Raticosa è tra le gare più seguite dai piloti sia per la bellezza del percorso ma anche per la difficoltà; quest’ultimo aspetto ne qualifica l’alto profilo con una particolare attenzione alla qualità e alla tutela dei partecipanti e degli spettatori che possono contare su un grande impegno organizzativo e di predisposizione del materiale dedicato all’allestimento e alla sicurezza del percorso. Tanto che, si ricorda, nel 2007 è stato assegnato il GTO (Gran Trofeo dell’Organizzazione), premio che viene attribuito alla gara, giudicata dai piloti, migliore in termini di accoglienza e organizzazione.
Cenni storici
La Bologna-Raticosa è stata la gara di velocità in salita più famosa organizzata nella Provincia di Bologna, si corse nel 1926, nel 1939, dal 1950 al 1954 e dal 1962 al 1969. È opportuno rammentare che, arrivando fino al 1969, il numero delle cronoscalate da Bologna alla Raticosa è più alto di quello che si crede. Per quel che riguarda i km della corsa, nessun dubbio intorno alle loro variazioni: dai 27 km, nel percorso più breve ai 47,600 dell’edizione più lunga.
• 3 ottobre 1926: Rastignano-Loiano, Km 27 con vittoria di Antonio Testi (Diatto) km/h 67,254.
• 7 maggio 1939: Rastignano-Passo della Raticosa, km 43,501 (prova eliminatoria del “Volante Argento”). Il primato va alla Lancia Aprilia di Enzo Seragnoli, km/h 84,082.
• 17 settembre 1950: San Ruffillo (Ponte sul Savena)-Passo della Raticosa, km 47,600. La terza edizione avviene sul percorso più lungo, ma questa esperienza non sarà ripetuta. Giovanni Bracco (il più grande scalatore assieme a Mario Tadini) con la sua Ferrari 166 sale in 27’28”3 (km/h 94,334).
• Dal 1951 al 1954 il percorso si abbrevia, la linea di partenza è situata oltre la frazione di Rastignano e i km si riducono a 43,200. Il 19 settembre 1954 Eugenio Castellotti con la sua Lancia Sport 3800 supera per la prima volta la media dei 100 km/h.
• Dal 1955 corrono sette anni di sospensione della cronoscalata, sostituita tra il 1956 e 1958 dalla più breve competizione mai avvenuta in Italia, la “Bologna-San Luca” di 2,080 Km.
• Dal 1962 al 1969 si riprende con il percorso che va da Pianoro Vecchio al passo della Raticosa per km 32,720. Si susseguono gli anni delle vittorie, anche ripetute di Odoardo Govoni e Hans Herrmann. Nel 1968 arrivano alla Raticosa separate da un intervallo di pochi decimi di secondo le Abarth 2000 di Johannes Ortner e Peter Schetty. Salgono da Pianoro Vecchio fino al valico in poco più di 17 minuti e sfiorano la media di 118 km/h.
• Nel 2001, dopo 32 anni di assenza e grazie all’entusiasmo dell’imprenditore bolognese Francesco Amante, imprenditore appassionato da sempre di automobili storiche, si riorganizza la Raticosa “velocista” riservata alle auto storiche sul tratto Pianoro-Livergnano di 6,2 km fino al 2015, anno in cui, a causa dei pressanti aspetti burocratici che ne avevano resa estremamente complicata l’organizzazione, si decide di interrompere la gara.
• Fino al 2006 la manifestazione è stata ad invito. A partire dal 2007 l’edizione è stata iscritta a Campionato italiano, unica in Emilia Romagna, accogliendo una precisa richiesta da parte della C.S.A.I. (Commissione Sportiva Automobilistica Italiana).
Relazioni con la Mille Miglia
I dati storici, non largamente conosciuti, hanno un motivo di interesse singolare per la storia della Bologna-Raticosa. Se al numero delle cronoscalate avvenute tra il 1926 e 1969 si aggiunge la cifra delle rievocazioni di velocità esordite con l’anno 2001, ne segue che la cronoscalata del 2019 deve essere considerata come la trentunesima. E, ancora, lo sfondo storico, entro il quale si collocano i vari momenti della cronoscalata, rivelerebbe un aumento della consistenza numerica della Bologna-Raticosa. Appare ben chiara infatti la rilevanza sportiva del passaggio della Mille Miglia sul percorso appenninico che conduce da Bologna a Firenze. Senza soluzione di continuità, quel passaggio è avvenuto nel corso di 12 edizioni della Mille Miglia e sarebbe proseguito con l’eccezione dell’anno 1949 fino al 1957. Ora se è lecito non considerare le edizioni post-belliche come equivalenti nel tratto appenninico della Bologna-Raticosa, dall’altro potrebbe apparire fondato il tentativo di connettere alla storia della cronoscalata le vicende del passaggio della Mille Miglia tra il 1927 e il 1938, quando le vetture correvano dal controllo Bologna fino al passo della Raticosa. Non mancano immagini che documentano, fin dal 1927, il passaggio delle vetture da corsa su valico, dove Enzo Ferrari, ritratto in più di un’occasione, attendeva le Alfa Romeo della sua Scuderia.